FootPrint: impronta ecologica dell'umanità

Il Global Footprint Network studia l'andamento dell'imponta ecologica dell'umanità rispetto alla biocapacità naturale, cioé la capacità del pianeta di ricostituire le risorse e di assorbire i rifiuti, compresa la CO2 nell'arco di un anno.

Nel 2016 l'incidenza dei vari fattori sul footprint è stata di:

N. Uso terreno Incidenza
+ CO2
1 Assorbimento CO2 101,0 %
2 Campi di grano 32,7 % 32,7 %
3 Foresta 16,8 % 16,8 %
4 Pascoli 8,6 % 8,6 %
5 Pesca 5,5 % 5,5 %
6 Terreno urbanizzato 3,9 % 3,9 %
Totale 168,5 % 67,5 %

Vengono riportati i dati globali a livello mondiale aggiornati al 2016 (Edizione FootPrint del 2019), però convertiti in % sulla capacità della Terra di assorbire i rifiuti con e senza assorbimento della CO2, mentre la Global Footprint Network calcola il rapporto alle biocapacità (quante Terre sono necessarie), o Overshoot day (giorno dell'anno in cui sarebbero esaurite le risorse naturali per quell'anno).

La tabella con i dati la potete trovare nel sito della Global FootPrint Network©

Popolazione mondiale

Conclusioni

Nel 2022 il reale sfruttamento del pianeta è stato del 66%, cioé i 2/3 delle risorse.


La popolazione mondiale è aumentata di 2,6 volte dal 1961 al 2022 ma, lo sfruttamento della biocapacità della Terra, è passata dal 41% al 66% (1,6 volte).

Questo vuol dire che, negli anni, l'uomo ha ottenuto un rendimento maggiore per unità di biocapacità sfruttata (grazie alla rivoluzione verde: meccanizzazione e uso dei concimi).

Con la scusa di riassorbire l'anidride carbonica, aggiungono oltre un'intera Terra alle risorse consumate, mentre dobbiamo parlare solo del flusso di risorse annuali utilizzate.