L'energia solare che arriva sulla Terrà è notevole, ma una buona parte di questa viene riflessa nello spazio, tale proprietà si chiama Albedo ed è dovuta dal colore che assume la superficie/atmosfera.
Il bianco ha Albedo 1,00 (riflette il 100% della radiazione), il nero ha albedo 0 (assorbe totalmente la radiazione).
L'Albedo medio della Terra è 0,38, questo suol dire che il 38% della radiazione solare, viene riflessa nello spazio.
Il pianeta Venere, pianeta del sistema solare più simile alla Terra per dimensioni, ha un albedo pari a 0,65 (il 65% della radiazione solare viene riflessa nello spazio).
Anche se la radiazione assorbita è solo 1/3 di quella in arrivo, il notevole effetto serra causato dalla sua atmosfera (composta al 96.5% da CO2), porta la temperatura superficiale media a 464 °C.
Facciamo due calcoli molto approssimativi: 92 atm * 96,5 % CO2 / 0.04% (400 ppm) = 222 000 Volte quella presente sulla Terra
Equivalente a 0,5°C per ogni 1000 ppm
Ci sono alcuni aspetti da considerare, per capire come mai su Venere c'è tutto questo effetto serra, e sono:
Se la temperatura superficiale di un pianeta dipendesse linearmente dalla sola CO2, per Venere, ad ogni 1% di CO2 in più (pari a 10 000 ppm), si sarebbe avuto un aumento di circa 5°C (464°C / 96,5%). Questo vuol dire che: se la CO2 passasse da 0 ppm a 1 000 ppm, la temperatura dovrebbe aumentare solo di 0,5 °C.
Venere ha un campo magnetico debolissimo, questo vuol dire che il caldo vento solare arriva fino all'atmosfera del Pianeta, aumentandone l'effetto termico;
Se poi aggiungiamo pure il fatto che l'atmosfera di Venere è pure 92 volte più densa (massa totale dell'atmosfera), e quindi la quantità di CO2 è, in valore assoluto, notevolmente maggiore.
Ha un periodo di rotazione di 243 giorni; questo vuol dire che la superficie esposta al sole vi rimane per 121,5 giorni e quindi tende a surriscaldarsi, senza avere la possibilità di raffreddarsi ogni 12 ore, come avviene sulla Terra.
La Terra, senza l'effetto serra, avrebbe una temperatura superficiale di 32°C più bassa.
Se su Venere c'è 222 000 volte più CO2 che nell'atmosfera Terrestre e questa genera temperature che sono solo 14 volte (464°C / 32 °C) maggiori all'effetto serra sulla Terra. Da questo s'intuisce come l'effetto serra generato dalla CO2 è trascurabile rispetto a quello dell'acqua e del vapore acqueo.
Gli oceani, che ricoprono i 2/3 della superficie della Terra, servono a regolare la temperatura, infatti si sà che anche quando non c'è più il sole, l'acqua del mare mantiene a lungo la sua temperatura; questo non è possibile su venere che difatti, nella parte non esposta al sole, scende sotto zero (a - 45 °C).
Da tutte queste considerazioni, s'intuisce come anche un raddoppio di CO2 nell'atmosfera, non generi aumenti di temperatura apprezzabili.
L'effetto forzante dell'irradiante della CO2 (effetto serra) è circa pari a +0,8 W/m2, mentre l'irradiazione diretta del Sole è di 165 W/m2.
Se pensano che meno di 1 W/m2 possono portare a un caldo apocalittico; allora la diminuzione del 20% dell'irradiazione solare dovuta al riflesso delle nuvole (-31 W/m2) dovrebbero mandarci verso un'era glaciale!