La forza di gravità è stata la prima forza ad essere osservata dall'uomo.
Isaac Newton con la sua legge sulla Gravitazione Universale (5 lug 1687), riteneva che la Gravità avesse le seguenti caratteristiche:
Albert Einstein cambiò radicalmente il modo di vedere la Gravità.
Eistein con la sua Relatività Generale (1916) riteneva che:
Einstein riteneva che la Gravità non è una forza, ma la curvatura dello spazio tempo.
Alessandro Pulvirenti: (22 Marzo 2020) ritiene che la Gravità è mediata dai gravitoni, ed ha le seguenti caratteristiche:
Newton scrisse la legge della gravitazione universale, ma lui in primis non riusciva a spiegarsi come tale forza potesse agire istantaneamente su dei corpi a notevole distanza.
Nel 1692, nella sua terza lettera a Bentley, scrisse:
"Che nel vuoto un corpo possa agire a distanza su un altro senza la mediazione di qualsiasi altra cosa, per mezzo e attraverso la quale la loro azione e la loro forza possano essere trasferite dall'uno all'altro, è per me un'assurdità così grande a cui, credo, nessun uomo con competenze in questioni filosofiche potrebbe mai credere".
L'errore di Newton fu quello di pensare che, un qualcosa (una particella diremmo oggi) doveva partire da una massa e arrivare nell'altra, immediatamente, ogni volta che le masse si spostavano.
Es: essendo la distanza tra il sole e i pianeti enorme, anche la luce impiegava minuti/ore per raggiungerli;
non si spiegava come potesse il sole (in questo caso) controllare costantemente l'orbita dei pianeti che altrimenti sarebbero diventate instabili.
In realtà il gravitone è emesso alla velocità della luce e forma un campo gravitazionale che agisce sulle masse.
Caratteristica | Descrizione / valore |
---|---|
Cos'é | è un mediatore (bosone) della forza gravitazionale |
Emessa | da tutte le particelle aventi massa e dalle onde elettromagnetiche (energia) |
Costituisce | il campo gravitazionale |
Energia | Eg = 9,20310179 * 10-33 eV |
Velocità | c (la velocità della luce) |
Caratteristica | Vettore velocità e vettore forza (Eg) hanno stessa direzione ma verso opposto |
Forza | cede la sua energia (Eg) alle masse, causandone il cambiamento della quantità di moto (q) |
Oscillazione | la particella oscilla dallo stato gravitone (attrattivo) allo stato energitone (repulsivo), ogni volta che percorre uno spazio pari alla propria lunghezza d'onda |
Assorbimento | sono semi-trasparenti alle masse, questo vuol dire che ne vengono assorbiti solo una piccolissima percentuale da ogni massa che incontrano |
Assorbimento dei gravitoni che si muovono alla velocità della luce.
Una massa assorbe così pochi gravitoni che non riesce a schermarli ad eventuali altre masse poste dietro.
L'assorbimento delle masse paragonabile a quello dei pianeti, risulta trascurabile;
se invece si vogliono trattare corpi più massicci come le stelle di neutroni o i buchi neri, tale assorbimento non è più trascurabile.
Anche le masse che emettono i gravitoni, in parte li riassorbono.
Tale assorbimento avviene anche all'interno dello stesso corpo che li emette, tenendo unite le farie parti del corpo.
L'auto-assorbimento rende NON equivalenti la massa inerziale con quella gravitazionale; la differenza, per corpi poco massicci, si nota intorno alla 17a cifra decimale.
L'auto-assorbimento rende NON equivalenti la massa inerziale con quella gravitazionale; la differenza, per corpi poco massicci, si nota intorno alla 17a cifra decimale.
Superficie della sfera di emissione dei gravitoni.
L'intensità del flusso di gravitoni dipende dalla superficie della sfera avente raggio pari alla distanza tra le masse.
Maggiore è la distanza tra le masse e maggiore sarà la sfera su cui vengono inviati i gravitoni, di conseguenza minore sarà l'intensità del flusso per unità di superficie.
Segno Vr | direzione masse | fattore | forza di gravità |
---|---|---|---|
(-) negativo | si avvicinano | (1 - (-Vr)/c) = (1 + Vr/c) > 1 | aumenta |
(+) positivo | si allontanano | (1 - (+Vr)/c) = (1 - Vr/c) < 1 | diminuisce |
La deflessione della luce quando passa vicino a una grande massa.
La legge di Newton prevedeva una deflessione dei raggi luminosi che è metà di quella reale.
La Relatività di Einstein, considerando anche la curva dello spazio-tempo, calcolava correttamente la curvatura dei raggi luminosi, pari al doppio di quella prevista da Newton.
In questo caso, la velocità Vr relativa è pari alla velocità della luce, con segno negativo, visto che si sta avviciando.
Il fattore diventa pari a (1 - (-c/c)) = 1 + 1 = 2 volte la forza di gravità di Newton.
Quindi non c'è nessuna esigenza di piegare lo spazio-tempo per ottenere il valore corretto e la Relatività Generale di Einstein diventa solo un caso particolare della 2a legge della realtà.
Applicando la legge di Newton (a sinistra) e quella di Pulvirenti (a destra).
Si può vedere come la legge di Newton prevede una traiettoria stabile; mentre con la legge di Pulvirenti si ottiene la precessione dell'orbita di Mercurio.
L'asteroide interstellare Oumuamua ha avuto un'orbita leggermente diversa da quella prevista dalla legge di Newton, proprio perché le masse si muovevano con una velocità relativa abbastanza elevata.
Prima l'asteroide si è avvicinato al Sole e poi se ne è allontanato.
Generalmente i pianeta hanno una bassissima velocità relativa di avvicinamento o allontanamento, l'eccezione è Mercuriuo.
Durante il passaggio al perielio è stata registrata un'accelerazione non gravitazionale (o per meglio dire, una minore decelerazione)
pari a circa 0,000005 m/s², che è lo stesso fattore che si osserva utilizzando la velocità relativa (radiale) dell'asteroide rispetto al Sole,
nel formula citata sopra.
L'asteroide, allontanandosi dal Sole, riceve una minore forza di gravità (fattore < 1) che corrisponde a una minore decelerazione, equivalente a una piccola accelerazione
Risultato | direzione masse | forza di gravità |
---|---|---|
+1 | r < λg | attrattiva |
-1 | r > λg | repulsiva |
I gravitoni sono particelle oscillanti (come i neutrini).
Dopo aver percorso una distanza pari alla loro lunghezza d’onda, si ritrasformano in energitoni, invertendo la loro forza.
L'Universo è statico perché: in grandissima scala (superiore alla lunghezza d'onda del gravitone), le forze attrattive e quelle repulsive si annullano, evitando così che l'Universo collassi su se stesso, oppure che si espanda.
Nell'Universo la quantità di energitoni che si trasforma in gravitoni è pari a quella che da gravitoni si ritrasforma in energitoni, raggiungendo così l'equilibrio.