Le armi nucleari si dividono in tattiche e strategiche.
Quelle tattiche (come in figura) hanno una potenza ridotta, in modo da essere utilizzate nel campo di battaglia (generalmente da 0,3 a 15 kton).
Nel mondo ce ne dovrebbero essere, tra attive e di riserva, circa 15.000.
Le armi nucleari strategiche servono a radere al suolo intere città e vengono spedite da un continente all'altro tramite missili.
Attualmente la più potente è di 1,2 Mton.
Nel mondo ce ne dovrebbero essere, tra attive e di riserva, circa 5.000.
In totale ci sono stati 2.044 test nucleari (esplosioni) avvenuti fino all'aprile del 1996 (quando smisero per sempre); di questi, ben 711 furono in atmosfera o in aree marine.
La potenza totale fu di 438 Mton pari a 35.000 bombe nucleari equivalenti a quelli di Hiroshima.
La radioattività naturale raddoppio per la dispersione nell'ambiente, a causa dei test nucleari, di 3,8 t di Plutonio e 4,2 t di Uranio.
Tantissime persone sono state contaminate dalle radiazioni, a loro insaputa, visto che, specialmente i primi test, erano considerati segreti e la popolazione vicina non veniva informata.
Facendo una stima molto approssimativa, che verrà aggiornata appena avrò dei dati più accurati, possiamo cercare di calcolare la potenza nucleare di tutti gli armamenti mondiali.
Considerando una potenza media di 10 kton per le testate tattiche e di 1 Mtone per le testate strategiche; la potenza totale dovrebbe essere di:
15.000 x 10 kton = 150 Mton
5.000 x 1 Mton = 5.000 Mton
Possiamo approssimare a 5.000 Mton la potenza nucleare totale, un valore 12 volte superiore a quello dei test nucleari eseguiti.
Da un calcolo eseguito sulla potenza distruttiva delle armi nucleari risulta che: se tutte le aree urbane del mondo fossero raggruppate in un'unica area, la potenza necessaria a distruggerle sarebbe di 12.000 Mton; quindi, meno della metà verrebbero distrutte.
Se invece si considera la sola rottura dei vetri delle finestre, la potenza necessaria scenderebbe a 1.200 Mton.
Nella realtà, visto che le aree urbane sono sparse in tantissimi piccoli comuni, con la potenza disponibile con le armi nucleari, solo le grandi città verrebbero rase al suolo.
In caso di esplosioni nucleari, è molto importante non farsi trovare all'aperto, in quanto il calore sprigionato dall'esplosione raggiunge distanze 4 volte superiori a quella in cui si danneggiano le abitazioni.
Basterebbero 700 Mton per ustionare tutte le persone rimaste all'aperto, se raggruppate nell'unica area urbana ipotizzata.
Il luogo migliore dove rifugiarsi è sotto terra. Se c'è una metropolitana nella vostra città, quello è il luogo più sicuro dove rifugiarsi.
Le armi nucleari, specialmente se esplodono in aria, non riescono a danneggiare i rifugi sotto terra. Se non si è vicino al centro dell'esplosione, bastano pochi metri sotto il suolo per stare al sicuro.
Le sostanze radioattive più pericolose sono quelle che hanno vita più breve, in quanto rilasciano molta della loro radiazione, intensamente, per poco tempo.
Nel caso si sia riusciti a proteggersi in un bunker, si deve evitare di uscire all'aperto per 48 ore; passato tale tempo, la radioattività non scompare, ma si è ridotta a un livello minimo che rimane abbastanza stabile per molto tempo. Quindi, si dovrebbero avere i viveri per resistere almeno 2 giorni.
Quale sarebbe l'area contaminata pericolosa?
Le sostanze radioattive ricadono nell'ambiente circostante; se c'è pioggia, essa accelera la ricaduta delle polveri le quali, la tingono di nero.
Se l'esplosione è stata di potenza superiore ai 10 kton (la maggior parte delle esplosioni lo sono), una parte delle polveri raggiungono le parti alte della stratosfera e si disperdono in tutto il mondo.
In mancanza di vento, per una bomba da 1 Mtone, il raggio entro cui ricadono la maggior parte dei detriti radioattivi è di 35 km. Anche utilizzando tutte le armi nucleari a disposizione, solo 1/10 delle terre emerse ricadrebbe in tale raggio.
Non tutti i luoghi hanno la stessa probabilità di essere attaccati da armi nucleari. In una guerra, in genere si cerca di distruggere prima i centri di comando e gli armamenti dell'avversario.
Stare lontano dalle grandi città, dalle caserme militari, dai depositi, porti, ponti.
Lista della spesa:
E' vero che una guerra nucleare causa disastri enormi e radioattività diffusa per un lunghissimo periodo di tempo (anche oltre 100.000 anni); però è vero che:
Nessuno si augura un disastro nucleare, ma in base agli ordigni oggi disponibili, in caso di conflitto, l'umanità riuscirebbe a non estinguersi.