La fusione nucleare è una reazione in cui due atomi leggeri si fondono per formare un atomo più pesante; questa reazione sviluppa molta energia. Gli atomi che si utilizzano sono due isotopi dell'idrogeno (deuterio e trizio) e l'atomo pesante che si ottiene è l'elio. La temperatura alla quale queste reazioni avvengono è dell'ordine dei 100 milioni di gradi. E' la stessa reazione che avviene nel Sole.
Nel 1952 fu realizzata la prima bomba nucleare a fusione (la bomba H).
Mentre per le bombe nucleari a uranio c'è un limite di potenza (400 kilotoni) oltre il quale non si può andare, per le bombe H tale limite virtualmente non esiste e quindi si possono realizzare anche di potenza enorme.
La più potente bomba H realizzata e fatta esplodere è la bomba Zar della potenza di 60 Megatoni (ben 5400 volte più potente della bomba nucleare esplosa a Hiroshima) costruita in Russia e fatta esplodere in un test sempre in Russia.
L'idrogeno è l'elemento più abbondante nell'Universo.
Il deuterio (isotopo dell'idrogeno) è estraibile dall'acqua di mare, anche se è un processo molto costoso che finora è stato utilizzato solo per estrarre piccole quantità (grammi).
Il trizio invece deve essere prodotto per bombardamento neutronico del Litio. Il Trizio essendo radioattivo e avendo una vita di dimezzamento (emivita) breve, non può essere immagazzinato, ma deve essere prodotto tramite i neutroni provenienti dallo stesso reattore a fusione.
Quindi, anche se le fonti sono presenti in abbondanza, la loro estrazione e preparazione è un processo molto complesso e costoso.
Poiché non si è ancora riusciti a realizzare una centrale nucleare a fusione, i costi di un eventuale progetto non sono noti, ma dovrebbero essere, se paragonati a una centrale termoelettrica tradizionale, superiori per quanto riguarda la costruzione, ma inferiori per quanto riguarda il combustibile usato.
Le tecnologie sperimentali oggi utilizzate usano i seguenti criteri:
Sfortunatamente, nonostante le ricerche, la tecnologia non è ancora pronta.
Diversi prototipi sono in fase di realizzazione, tra cui il progetto ITER (confinamento magnetico) che è un impianto che dovrebbe solo dimostrare la fattibilità del progetto. Successivamente il progetto DEMO dovrebbe essere una centrale vera e propria che però non dovrebbe entrare in funzione prima del 2050.
Il progetto ITER si basa su un toroide (tubo circolare a forma di ciambella) in cui viene iniettato il gas reagente (deuterio e trizio) che viene portato a una temperatura di 100 milioni di gradi e viene confinato all'interno (onde evitare che fonda le pareti metalliche) da un potentissimo campo magnetico. Tale reazione però è risultato molto più instabile del previsto e il reattore non si riesce a tenere in funzione per più di qualche minuto.
Per capire se da un reattore a fusione nucleare si produrrà più energia di quanta se ne consuma, c'è bisogno di soddisfare il "Criterio di Lawson" che indica il valore di densità degli atomi necessario per produrre tale energia.
Esso è stato applicato a un plasma di Deuterio e Trizio e ne calcola le condizioni perché produca una quantità apprezzabile di energia da fusione nucleare.
Con una pressione di 5x1020 particelle/mc si vede (dal grafico) che per temperature inferiori a 4 keV (circa 50 M °C), la potenza persa per radiazione supera la potenza da fusione e quindi il reattore non è energeticamente conveniente.
I parametri su cui si può agire sono 3, e sono i seguenti:
Una reazione di fusione nucleare diventa conveniente quando le particelle hanno: una elevata densità, un'alta temperatura e un tempo di confinamento adeguato, cioé:
Il prodotto triplo = T x d x t > 1.2 x 1021 keV x s / m3
Questo valore è indipendente dal metodo che utilizza la centrale nucleare per ottenere la fusione.
Ottenere tutti e 3 i valori adeguati contemporaneamente è difficile.
In realtà tale criterio si è rivelato vero solo in parte. Una sua revisione mostra che:
Nella pratica, per un reattore questo significa avere:
Questi sono i valori di riferimento per il reattore ITER.
Deuterio: 1 mole di gas = 6 x 1023 particelle = 2 g (peso) = 11.2 litri (volume) alla pressione di una atmosfera (1 bar).
Deuterio 1 bar: in un m3 ci saranno: 1000 / 11.2 = 89 moli = 5.5 x 1025 particelle
Pressione di reazione: P = d(bar) / d(reaz) = 5.5 x 1025 / 1.5 × 1020 = 360.000 volte meno denso dell'atmosfera
Sia Q = Eout / Ein;
(Q) Fattore di guadagno = (Eout) Energia prodotta / Energia inserita tramite riscaldamento.
Break-even: Q = 1
Visto che l'energia prodotta deve essere convertita in energia elettrica (rendimento conversione = 33%), per essere conveniente la reazione, deve essere almeno: Q > 3.