Sono reazioni di "fissione nucleare" che avvengono in elementi vicini al Ferro (mentre le reazioni nucleari standard sono di elementi molto pesanti come l'Uranio).
Queste reazioni avvengono senza emissione di raggi gamma e non hanno elementi chimici radioattivi, ne nei reagenti, ne nei prodotti ottenuti dalle reazioni.
Esse dovrebbero avvenire tramite la pressione meccanica esercitata sugli elementi, la quale dovrebbe modificare lo spazio a scala subatomica e generare fissioni nucleari.
Essi evidenziano anche, come le pressioni esercitate dalle placche continentali, siano in grado di scatenare reazioni piezonucleari e quindi, dal rivelamento dei neutroni emessi, sarebbe possibile prevedere i terremoti.
Come anche i sostenitori di questa teoria dicono, la pressione esercitata è notevolmente inferiore rispetto alle forze nucleari in gioco; però essi semplicemente constatano che si formano elementi chimici, che prima non esistevano, che possano essere stati generati dalla fissione degli elementi chimici di partenza: Ferro trasformato in Alluminio con emissione di neutroni:
1 Fe = 2 (Al + n).
Se tali reazioni piezonucleari fossero possibili, ci sarebbe una violazione del principio di conservazione dell'energia!
Gli atomi di Ferro sarebbero spezzati e gli atomi figli che verrebbero generati, avrebbero un'energia totale superiore a quella di partenza!
Allo stato attuale, tali reazioni di fissione nucleare sono considerate solo delle fantasie irreali.